Nelle relazioni di coppia cadiamo spesso in cicli relazionali negativi pieni di comunicazione inefficace, rabbia, difese e disconnessione emotiva.
Uno dei cicli più comuni è la dinamica partner che incalza/partner che si ritira. Il parTner che incalza avvia la comunicazione con l’altro, mentre il partner che si ritira evita il confronto e si chiude nel silenzio. Sebbene possiamo incalzare o ritirarci in momenti diversi, molti di noi hanno la tendenza verso un ruolo rispetto all’altro.
In questo articolo, esploreremo il partner che incalza – i suoi modelli di comunicazione, i bisogni essenziali, le paure fondamentali e i sentimenti comuni. Puoi identificarti con le descrizioni seguenti o accorgerti di avere una relazione con un partner che insegue.
Pertanto è molto probabile che il partner che insegue …
- Parli di più e cerchi una risposta;
- Inizi lo scontro perchè è in l’ansia;
- Tenti di assumere il controllo, di gestire se stesso e l’altro;
- Si preoccupi di essere “troppo”;
- Proponga di iniziare la terapia di coppia.
L’obiettivo del partner che incalza è di avvicinarsi, di entrare in relazione con l’altro. Egli si impegna costantemente per everificare se può entrare in contatto, cercando assistenza e rassicurazione dall’altro membro della coppia.
Quando c’è un problema, il partner che incalza cerca spesso di risolvere le cose insieme, di comunicare, infatti preferiresce discutere piuttosto che soffrire attraverso il silenzio.
Il partner che incalza può sentirsi come se stesse dedicando più energie del proprio partner per mantenere la relazione; tuttavia, ciò può alimnentare un certo risentimento se percepisce il proprio partner come costantemente assente.
Frasi comuni del partner che incalza:
- “Mi sento solo in questo momento”;
- “Mi sento come se non t’importasse”;
- “Non riesco ad entrare in contatto con te”;
- “Non posso fare affidamento su di te”.
La sua più grande paura è il rifiuto. Questo partner si assume dei rischi nell’esprimere i propri sentimenti e bisogni, nell’incoraggiare l’altro ad affrontare i problemi, quindi è particolarmente doloroso per lui non ricevere risposta.
Le tendenze a incalzare nascono da una storia di abbandono, dal fatto che i propri sentimenti non vengono ascoltati, i propri bisogni affettivi non vengono soddisfatti.
Per il partner che insegue, l’ansia cresce nella lontananza e nei tentativi di raggiungere il proprio partner, l’ansia e la paura possono essere espresse come controllo, critica o rabbia.
C’è più speranza nella rabbia e nella lotta di quanto non ci sia nel silenzio. Anche se le azioni del partner che insegue possono sembrare una pressione schiacciante per il proprio partner, la sua intenzione è di ristabilire sicurezza e vicinanza.
Quando i bisogni del partner che incalza vengono soddisfatti – quando si sente ascoltato, considerato, compreso – la sua ansia si dissolve, sperimenta calma, calore e speranza. Si impegna nel prendersi cura del proprio partner e può sentirisi al sicuro nella relazione.
La ricerca del dott. John Gottman su migliaia di coppie rivela che i partner che rimangono bloccati in questo schema nei primi anni della relazione, hanno più dell’80% di possibilità di separarsi dopo i primi quattro o cinque anni della convivenza.
Perché questo modello relazionale è così comune? Ill dott. Gottman ha scoperto che gli uomini tendono a ritirarsi e le donne tendono a incalzare quando sono in relazioni intime.
Se questa dinamica non è identificata e modificata anche grazie all’aiuto di uno psicoterapeuta di coppia, si presenterà di nuovo nelle successive relazioni.
I partner nelle relazioni di coppia tendono a incolpare l’altro quando i propri bisogni affettivi non vengono soddisfatti. Inizia così una danza inseguitore-distanziatore che intensifica la dinamica. Le coppie riferiscono di avere gli stessi conflitti ripetutamente.
Dopo un po’, non stanno più affrontando il problema e si sviluppa un circolo vizioso di risentimento, frustrazione e rabbia che tende a cronicizzarsi.
Mentre tutte le coppie hanno bisogno sia di autonomia e sia vicinanza, molti partner lottano con la danza inseguitore-distanziatore e si sentono cronicamente insoddisfatti del loro grado di intimità. Quando il copione di ricerca e allontanamento si radica, il comportamento di un partner provoca e mantiene il comportamento dell’altro.
È normale provare un senso di delusione quando il tuo desiderio di intimità emotiva e sessuale non corrisponde a quello del tuo partner.
Questa dinamica è una delle cause più comuni di separazione. La mancanza di intimità sessuale è una sfida molto comune per le coppie che lavorano duramente cercando di conciliare impegni lavorativi, genitorialità e intimità.
In molti casi, il distanziatore si ritira e cerca di trasorrere del tempo da solo quando è sotto stress, e questo intensifica il bisogno di vicinanza del proprio partner, quindi il suo desiderio di inseguire.
Il problema è che se questo schema si radica profondamente, nessuno dei due partner soddisfa i propri bisogni affettivi. A volte un distanziatore si rende conto troppo tardi che il suo partner è gravemente angosciato e ha già iniziato a pensare a come concludere la loro relazione.
COME AFFRONTARE UN DISTANZATORE O UN INSEGUITORE
Esaminiamo come la dinamica inseguitore-distanziatore di solito funziona osservando uno scenario tipico tra Simone e Arianna. Le richieste di Simone per una maggiore intimità sessuale sono il suo modo di invitare Arianna ad aprirsi, così lui si sentirà rassicurato.
In questo caso, i modi in cui Simone e Arianna rispondono l’un l’altro si ritorcono contro di loro, creando uno schema relazionale negativo.
Simone: ” dovremmo parlare del perché non stiamo più passando del tempo insieme”, mentre Arianna legge il giornale e si allontana dalle sue offerte di connessione emotiva. Continua Simone: “Come possiamo andare d’accordo se non affrontiamo i nostri problemi?”
Arianna risponde: “Non so di quali problemi stai parlando. Andiamo d’accordo. Tutte le coppie attraversano momenti difficili.”
Simone si sente sempre più frustrato dai suoi tentativi di entrare in relazione con il partner. Nel frattempo, Arianna ricorre alla sua tipica strategia di distanziatore, ostacolando i suoi tentativi e chiudendosi nel silenzio. A questo punto Simone mentre continua a provare sempre più delusione per Arianna e a sua volata, si ritira.
Se questo modello non è invertito, è facile vedere come entrambi possano iniziare a sentirsi criticati e sviluppare disprezzo l’uno per l’altro – due dei principali segnali di avvertimento che il loro rapporrto di coppia è destinato a fallire, secondo John Gottman.
Non sorprende che molte delle interazioni tra le coppie si blocchino nella dinamica inseguitore-distanziatore. I partner possono finire in una situazione di stallo e rimangono amareggiati e disillusi.
I tentativi di riparazione iniziano con l’espressione del proprio intento in modo positivo e assumendosi la responsabilità della propria parte in questo ciclo negativo.
Questo può essere fatto dicendo ad esempio: “Vorrei affrontare questo momento difficile insieme a te, e scoprire cosa sto facendo che lo rende ancora più difficile, per sperimentare un modo diverso di viverlo che ci tiri fuori da questo circolo vizioso.”
Senza accorgersene, molti inseguitori diventano più forti di quello che intendono, non rendendosi conto che essere in “modalità inseguimento” può far ritirare ancora di più lontano il loro partner.
Allo stesso modo, ritirandosi, un distanziatore può indurre il proprio inseguitore a perseguire con maggiore veemenza.
Le coppie trincerate in questo schema provano a cambiare ruolo per scoprire di persona com’è mettersi nei panni del loro partner.
Questo può essere un modo per migliorare l’empatia, la consapevolezza e per avviare un nuovo copione relazionale che consente di interagire con il partner in modo efficace.
In generale, la maggior parte delle coppie può bilanciare i propri bisogni di vicinanza e separazione in termini di intimità se sviluppano più vulnerabilità, compassione e sensibilità ai bisogni del proprio partner.
Dialogo per avvicinarsi sempre di più
Ecco un possibile dialogo per le coppie che vogliono interagire ed entrare in connessione emotiva.
Ludovica: “Mi sento esclusa quando non mi parli. Mi piacerebbe sapere cosa stai pensando quando condivido i miei sentimenti con te.”
Vittorio: “Sembra che tu voglia che io esprima i miei pensieri con te quando parli dei tuoi sentimenti. Posso provarci.”
Paola: “Mi sento male quando leggi il giornale mentre ceniamo perché mi piacerebbe saperne di più sulla tua giornata e avvicinarmi a te.”
Maurizio: “Ti piacerebbe che io fossi più coinvolto con te durante la cena. Non immaginavo che questo ti dispiacesse. Sono stanco la sera dopo aver lavorato tutto il giorno, ma cercherò di interagire di più perché sento che è importante per te.”
Alberto: “Quando facciamo l’amore, mi sento più vicino a te. Vorrei parlare di come possiamo soddisfarci a vicenda nella sessualità.”
Beatrice: ” Anch’io mi sento più vicino a te, anche se è difficile per me aprirmi e parlare di sesso. Proviamo a trovare modi in cui entrambi possiamo soddisfare i nostri bisogni sessuali ed essere più intimi.”
Praticato quotidianamente, questo tipo di dialogo creerà una connessione emotiva e sessuale più forte tra te e il tuo partner.
Le coppie che trascorrono almeno trenta minuti al giorno in conversazione tra loro ed esprimono amore, affetto e ammirazione favoriranno un legame più stretto e prospereranno sia dentro che fuori la camera da letto.